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Mi rifaccio vivo - Recensione

07/05/2013 | Recensioni |
Mi rifaccio vivo - Recensione

Sergio Rubini torna al cinema in veste di regista, attore e sceneggiatore con Mi rifaccio vivo (in uscita il 9 maggio), una commedia surreale, pervasa da buonismo e personaggi sopra le righe, interpretati da un cast ricco e simpatico. Al centro della vicenda, il trio comico di Lillo (del celebre duo comico Lillo & Greg), Emilio Solfrizzi e Neri Marcorè.

Biagio Bianchetti (Lillo) è un piccolo imprenditore che vede la sua azienda fallire a causa della concorrenza di Ottone Di Valerio (Neri Marcorè), suo rivale fin dai tempi della scuola. Indebitato fino al collo e in preda all’invidia, Biagio decide di suicidarsi lasciando i suoi problemi e sua moglie (Vanessa Incontrada). Ma (imprevisti della sorte!), in seguito ad una buona azione compiuta in vita, nell’Aldilà Biagio scopre di aver diritto ad un bonus: vivere un’altra settimana sulla Terra. Sebbene lo scopo del premio sia dare a Biagio una seconda possibilità per dimostrare di essere un uomo migliore, il protagonista, ancora accecato dall’invidia, decide di reincarnarsi in una manager di fama internazionale, Dennis Rufino (Emilio Solfrizzi), molto vicino ad Ottone, per spingere questo ultimo al fallimento e distruggerlo per sempre. Biagio, nei panni di Dennis, si troverà di fronte ad ulteriori imprevisti, che ostacoleranno il suo piano, e arriverà a vedere Ottone persino con occhi diversi.

L’attore/regista barese mette in scena una commedia fantastica e soprannaturale con una squadra di comici ben collaudata. Alla coppia Emilio Solfrizzi e Neri Marcorè, già affiatata sul piccolo schermo nella serie tv Tutti pazzi per amore, si aggiunge la simpatia e la goffaggine di Lillo (questa volta senza Greg) nei panni, prima di uomo sfortunato dai toni “fantozziani”, poi di grillo parlante nello sdoppio di personalità nel corpo di Dennis Rufino al momento della reincarnazione. A parte Sandra (Vanessa Incontrada), che mantiene compostezza e delicatezza, ogni personaggio è eccessivo ed esasperato: Valentina Cervi è l’amante di Ottone in preda ad una crisi di nervi; Margherita Buy è la moglie di Ottone nevrotica, insicura e insoddisfatta. Lo stesso regista interviene con i suoi perfetti tempi attoriali in alcune scene e in più ruoli come personaggio di svolta del destino di Lillo. Non passa inosservata la partecipazione di Gianmarco Tognazzi, nel ruolo di mafioso e strozzino, ed Enzo Iacchetti, nei panni del “traghettatore” di anime dalla Terra all’Aldilà.

Mi rifaccio vivo è una commedia sulle seconde opportunità che ricorda il cinema di Frank Capra (es. La vita è meravigliosa). Nonostante non possa aspirare ad essere la miglior opera di Rubini o una delle migliori commedie di tutti i tempi che vale la pena di vedere ad ogni costo, il film, nel suo genere, risulta essere piacevole con una regia sobria e una sceneggiatura discreta, supportata da un team di attori adatti allo scopo di far ridere e divertire.

Elisa Cuozzo

 


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